SABATO 31 MARZO OCCUPIAMO PIAZZA AFFARI! di Giacomo Cei

Articolo preso dal numero 3 (Marzo) di "A Piena Voce" giornale di controinformazione toscano


Sabato 31 Marzo si terrà a Milano un'importante manifestazione denominata "Occupy Piazza Affari". Questa manifestazione, convocata dal Comitato No Debito al quale aderiscono le principali organizzazioni politiche, sindacali e di movimento della sinistra italiana, si pone l'obiettivo di rilanciare il percorso di costruzione di un'opposizione sociale al governo Monti e alla tirannia Europea dei banchieri.
Il tema centrale della mobilitazione sarà, infatti, quello del rifiuto del pagamento del debito pubblico verso le banche, ormai diventato insostenibile per le economie degli stati i quali lo sgravano totalmente sulle spalle dei Lavoratori.
Ed è proprio a partire da questo aspetto che il Comitato No Debito tenta di sviluppare il dibattito all'interno del movimento e delle forze politiche, alfine di costruire la risposta sociale alle rapine di diritti, posti di lavoro e salario, che gli stati europei stanno mettendo in pratica per salvare i profitti degli speculatori finanziari.
La manifestazione di Milano risulta importante non solo per gli obiettivi di lotta e le rivendicazioni che propone, ma anche perché si colloca in uno scenario politico particolare e in un momento assai delicato.
A livello internazionale, infatti, assistiamo da mesi al dramma della Grecia, la cui economia è stata letteralmente spazzata via dalle sanguisughe finanziarie del Fondo Monetario Internazionale, i cui Lavoratori sono stati buttati sul lastrico dalle politiche di Austerity imposte dalla BCE. Di riflesso, lo "scenario ellenico" inizia a prospettarsi anche in Italia, con l'economia in recessione, la disoccupazione dilagante, l'attacco ormai definitivo ai diritti sindacali, ai salari e alle pensioni.
Tutto questo mentre i sindacati, dopo essersi suicidati in decenni di compromissioni, hanno già firmato la resa incondizionata a Confindustria.
In questo scenario "Occupy Piazza Affari" diventa una tappa importante per la costruzione, in Italia, di un movimento sociale di opposizione, un movimento di cui c'è infinito bisogno e che possa piano piano servire a preparare l'alternativa a questo sistema capitalista.
La seconda e forse ultima, buona occasione dopo il fallimento del tentativo del 15 Ottobre scorso.

Giacomo Cei Partito Comunista dei Lavoratori sez. Empoli

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