Innse: una lotta esemplare



Il PCL condivide e sostiene la lotta dei lavoratori dell'Innse, che da più mesi si battono contro il padrone Camozzi per impedirle di dismettere la fabbrica e dare il via ad una sicura speculazione edilizia su un'area concessale a suo tempo dal comune di Milano per la stratosferica cifra di un euro, a patto che fosse mantenuta la produzione fino al 2025.
Incassata l'area, il padrone Camozzi si è ben guardato dal fare qualsiasi tipo di investimento produttivo, e nell'ultimo anno ha messo in moto, col beneplacito della FIOM, una serie di provocazioni padronali per imporre il suo progetto ai lavoratori.
A queste provocazioni i lavoratori hanno risposto con la lotta che, come nelle migliori tradizioni di questi operai, ha assunto da subito un carattere radicale: scioperi, denunce in tribunale, blocco dei cancelli.
La FIOM, a cui tutti i lavoratori sono iscritti, si rifiuta di sostenerli e finanche di incontrarli. Come mai? La risposta è semplice: ha paura che altre fabbriche possano seguirne l'esempio e mettere in crisi la pace sociale e il rapporto privilegiato che hanno ricostruito nell'ultimo periodo con i padroni.

Questa lotta, comunque andrà a finire, rappresenta un caso esemplare di come vanno condotte le lotte da parte dei lavoratori se si vogliono ottenere risultati, di come l'unica strada percorribile sia quella di contrapporre all'arroganza padronale la forza organizzata dei lavoratori.
Oggi gli operai dell'Innse rappresentano la punta più avanzata della resistenza contro i padroni. Compito degli altri lavoratori è di non lasciarli isolati, di solidarizzare con loro, di seguirne l'esempio.
Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Milano

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